"Ancona, capitale mondiale della percezione"

Si è svolto sabato scorso con un’affollata partecipazione di studenti e operatori nei nuovi spazi del Museo Omero alla Mole Vanvitelliana di Ancona, il Convegno intitolato “Arte Insieme Cultura e Culture senza barriere”.
Tanti i momenti significativi della mattinata tra cui la presentazione in anteprima delle due terrecotte policrome donate dall’artista Walter Valentini al Museo Omero e l’intervento dell’invitato d’eccezione Philippe Daverio, non un critico d’arte ma, come si è autodefinito “antropologo culturale” o meglio “curioso dell’umanità” e quindi anche della sua manifestazione più “immediata” ovvero l’arte.
Daverio dopo aver visitato il Museo Tattile Statale Omero e conosciuto i suoi fondatori, Aldo Grassini e Daniela Bottegoni, ha dimostrato un forte interesse per questa realtà così speciale che può raccogliere al meglio le funzioni che il museo dell’oggi e del domani deve assolvere per non rimanere una “scatola vuota”: conservazione, arricchimento, comunicazione, ricerca.
Ed è proprio nella ricerca che il Museo Omero e Ancona possono distinguersi, approfondendo il rapporto arte e percezione, anche attraverso l’apporto delle recenti scoperte nel campo della neuroscienza, che ha un forte dipartimento nell’Università di Medicina di Ancona.
Un connubio fra arte e scienza che può distinguere Ancona nel panorama italiano e internazionale, e così Daverio ha lanciato la sfida alla città di autoproclamarsi “capitale mondiale della percezione”.
I legami tra Daverio e il Museo Omero, non si interromperanno, il Presidente Roberto Farroni, ha colto l’occasione del Convegno per invitarlo ufficialmente a far parte della Commissione per scegliere l’artista testimonial delle future edizioni di Arte Insieme e per individuare una serie di incontri scientifici  annuali.