Festival della Filologia a Pesaro
Ieri si è aperta la seconda edizione del Salone della parola che si svolge a Pesaro, in diverse sedi del centro storico sino al 10 luglio, organizzato dalla Biblioteca e dai Musei Oliveriani.
Un vero e proprio festival dedicato alla filologia intesa come applicazione dello spirito critico ad ogni testo e al linguaggio, per restituirlo nella sua autenticità, per comprenderlo meglio, per coglierne il senso, per trarne piacere.
La scorsa edizione ha registrato infatti oltre 4000 presenze distribuite durante quattro giorni in una cinquantina di incontri realizzati in diverse sedi con figure di rilievo del panorama culturale italiano.
Per l'edizione 2011 si prevedono ottanta appuntamenti che si svolgeranno in diversi palazzi storici del centro urbano: presentazioni di libri, reading, lezioni magistrali e anche spettacolari, convegni, casi di studio teatrale e anche una piccola mostra, vagamente satirica e un po' irriverente di "strisce filologiche" ideate da Anna Busetto Vicari; persino un film di culto tratto da un grande testo della tarda antichità: De reditu di Claudio Bondì, ispirato al poema di Claudio Rutilio Namaziano (V sec.); avranno il loro spazio anche le fan di Jane Austen, molto attive e, si può dire, agguerrite.
Molto si parlerà di lingua e linguaggio, anche in relazione al 150°, di retorica, di distorsione e manipolazione delle parole e del discorso, di miti (che sono racconti), di traduzione, di veri e di falsi, di letteratura e della sua critica, di testi biblici e di testi fantastici, di testi musicali, di Rossini e di Mussolini, di logica, di numero e del verbo essere, di antichi maestri comeTimpanaro, di idee e delle parole che le trasportano e dei libri e delle biblioteche del futuro e di tante altre cose ancora. Si parlerà molto di classici, si ascolteranno voci dell'antichità e della modernità.
Saranno poi progatonisti in buon numero un centinaio di studenti dei Licei di Pesaro e molto prezioso, specie per le presentazioni, il contributo degli insegnanti, dei "congregati oliveriani" e degli "Amici della Biblioteca Oliveriana".
Quest'ultima presenterà, curato da Chiara Agostinelli, un quaderno speciale degli "Studia Oliveriana" che conterrà gli atti del convegno 2010 sulla "questione della lingua", con contributi, tra gli altri, di Antonelli, Della Valle, Pallucchini, Patota,Serianni.
info e programma
http://www.oliveriana.pu.it/
Un vero e proprio festival dedicato alla filologia intesa come applicazione dello spirito critico ad ogni testo e al linguaggio, per restituirlo nella sua autenticità, per comprenderlo meglio, per coglierne il senso, per trarne piacere.
La scorsa edizione ha registrato infatti oltre 4000 presenze distribuite durante quattro giorni in una cinquantina di incontri realizzati in diverse sedi con figure di rilievo del panorama culturale italiano.

Molto si parlerà di lingua e linguaggio, anche in relazione al 150°, di retorica, di distorsione e manipolazione delle parole e del discorso, di miti (che sono racconti), di traduzione, di veri e di falsi, di letteratura e della sua critica, di testi biblici e di testi fantastici, di testi musicali, di Rossini e di Mussolini, di logica, di numero e del verbo essere, di antichi maestri comeTimpanaro, di idee e delle parole che le trasportano e dei libri e delle biblioteche del futuro e di tante altre cose ancora. Si parlerà molto di classici, si ascolteranno voci dell'antichità e della modernità.
Saranno poi progatonisti in buon numero un centinaio di studenti dei Licei di Pesaro e molto prezioso, specie per le presentazioni, il contributo degli insegnanti, dei "congregati oliveriani" e degli "Amici della Biblioteca Oliveriana".
Quest'ultima presenterà, curato da Chiara Agostinelli, un quaderno speciale degli "Studia Oliveriana" che conterrà gli atti del convegno 2010 sulla "questione della lingua", con contributi, tra gli altri, di Antonelli, Della Valle, Pallucchini, Patota,Serianni.
info e programma
http://www.oliveriana.pu.it/