FOTO D’AUTORE: Lavoro contadino e paesaggio agrario

Tra gli eventi previsti nel cartellone “M'arcord Mario”, affettuoso omaggio al grande fotografo Mario Giacomelli in corso dal 21 maggio al 4 settembre a Senigallia, c'è la mostra “Lavoro contadino e paesaggio agrario: le fotografie di Mario Giacomelli nel Museo Anselmi”, una permanente che eccezionalmente per questa occasione, dal 23 luglio al 4 settembre, avrà un diverso allestimento.
Si tratta di una esposizione che insieme a “Storia della fotografia a Senigallia. Il gruppo Misa” allestita al Musinf, permette al pubblico di inquadrare maggiormente l'arte di Giacomelli, la cui innovativa sensibilità e qualità poetica furono certamente nutrite a livello locale dai luoghi, dai volti, dalle parole che incontrò nella sua città, Senigallia e nella campagna marchigiana. Se quella al Musinf tratteggia Giacomelli nella sua formazione e l'origine artistica nel rapporto con i suoi coetanei e conterranei riuniti nel Gruppo Misa, la mostra allestita al Museo Anselmi fa emergere la stretta vicinanza di sentire tra due grandi marchigiani, attenti osservatori e testimoni del loro territorio, il fotografo Mario Giacomelli e lo storico Sergio Anselmi. La mostra sarà inaugurata oggi alle 18.30 alla presenza di Maurizio Mangialardi, Sindaco del Comune di Senigallia, l'Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Stefano Schiavoni, la Direttrice del Museo e curatrice della mostra e del catalogo, Ada Antonietti, il Curatore Archivio Giacomelli, Senigallia e autore di un breve testo nel catalogo, Simone Giacomelli. Con l'occasione sarà presentato anche il catalogo realizzato per l'occasione.
Quelle esposte in “Lavoro contadino e paesaggio agrario: le fotografie di Mario Giacomelli nel Museo Anselmi” sono foto che fanno emergere la perfetta fusione tra i soggetti delle fotografie e i temi dei quali si occupa il Museo. Raccontano infatti il processo di trasformazione che negli anni Cinquanta-Settanta si era verificato in gran parte del territorio agricolo non solo marchigiano, messo a confronto con fotografie che documentano l’epoca dei grandi lavori in una campagna senza macchine ma piena di uomini, donne e animali.
Consapevolmente Giacomelli aveva affidato le sue foto ad Anselmi, storico della regione e della sua agricoltura, perché entrambi comprendevano quanto quelle immagini fossero un apparato documentario significativo per degli studi di storia della regione e per un Museo che quella storia sapeva illustrare.

INFO – info@senigalliacittadellafotografia.it , 0716629203-350 Ufficio Cultura