Premio di Letteratura per ragazzi Laura Orvieto

Laura Orvieto era nata a Milano nel 1876 da una famiglia della borghesia ebraica cittadina e si era trasferita a Firenze dopo il matrimonio con Angiolo Orvieto, poeta e fondatore della rivista “Il Marzocco”. Erano gli anni di frequentazioni eccellenti: tra gli altri, Gabriele D’Annunzio, Eleonora Duse, Giovanni Pascoli, Luigi Pirandello e Luigi Capuana.
E’ proprio per celebrare il centenario del suo libro più importante e per riscoprire questa scrittrice ribelle e coraggiosa, che Il Gabinetto G.P. Vieusseux, che conserva l’archivio delle sue carte, in collaborazione con la Fondazione ‘Premio Laura Orvieto’, l’Assessorato all’Educazione e la Casa Editrice Giunti, annuncia una serie di eventi a lei dedicati: un convegno, una mostra e la ripresa e il rilancio del Premio letterario.
La memoria di Laura Orvieto e la valorizzazione della letteratura per ragazzi sono legate in special modo alla ripresa, dopo dieci anni, del Premio di Letteratura per ragazzi che nacque in suo nome già nel 1953, alla sua morte. Da sempre, pur nella discontinuità, il Premio ha avuto giurie eccellenti – vi figurano Gianni Rodari e Diego Valeri, Gianna Manzini e Geno Pampaloni – e ha esercitato una forte attrazione editoriale intorno ai suoi vincitori, che venivano premiati all’epoca per testi inediti. Oggi il Premio rinasce per l’edito, diviso in due sezioni: un’opera destinata ai bambini tra i 6 e gli 11 anni e un’opera per i ragazzi tra i 12 e i 15 anni. L’iniziativa ha avuto grande successo, se si pensa che gli editori hanno inviato, in brevissimo tempo, più di un centinaio di proposte. La giuria, presieduta da Umberto Margiotta (Università Ca’ Foscari), e composta da Emma Beseghi (Università di Bologna e Presidente International Board on Books for Young People), Agata Diakoviez (Presidente Associazione Librerie Indipendenti per ragazzi), Rosa Maria Di Giorgi (Assessore all’Educazione del Comune di Firenze) e Roberta Turchi (Università di Firenze), il 21 ottobre in Palazzo Vecchio, chiuderà la manifestazione (ore 17), premiando i vincitori delle due sezioni: Daniela Palumbo per Le valigie di Auschwitz (Piemme) e Giorgio Di Vita per Il bambino delle ombre (Giunti). Per l’occasione, Lucia Poli leggerà alcuni brani tratti dalle Storie della Storia delle Mondo e da Leo e Lia di Laura Orvieto.

Il 20 ottobre infine, alle ore 11 nelle sale dell’Archivio Storico del Comune di Firenze, inaugura la mostra documentaria e fotografica di materiali per lo più inediti Insegnare… narrando storie, aperta fino al 20 novembre (da lunedì a venerdì, ore 9-13). La mostra, curata da Caterina Del Vivo, renderà conto del percorso formativo, letterario e biografico della scrittrice a partire dall’infanzia milanese, la collaborazione con Rosa Errera, pioniera dei primi doposcuola per bambini poveri, l’arrivo a Firenze e le amicizie femminili - da Eleonora Duse a Amelia Rosselli - le persecuzioni razziali e il ritorno a scrivere dopo la guerra. Manoscritti, in parte rimasti inediti, molte fotografie dei figli di Laura, i “veri” Leo e Lia ritratti nella vita quotidiana di bambini all’inizio del ‘900, disegni (in particolare uno con dedica regalato da Pellizza da Volpedo per le nozze), dipinti, stampe, cover originali di alcune delle tante edizioni nelle molte lingue in cui è stato tradotto che riscrivono una storia emblematica e, in parte, dimenticata.
Informazioni:
www.vieusseux.fi.it - www.premiolauraorvieto.it