Un'intervista a... DANIELA LUPI

Figure quasi monocromatiche  che escono dalla tela candida.
I suoi soggetti sono ballerini, fiori, animali, che con i loro colori forti e decisi si stagliano su sfondi bianchi; questo “fare vuoto” intorno ad essi fa sì che risaltino quasi fossero sculture.
Questo è lo stile unico di Daniela Lupi, pittrice che con la sua personale interpretazione del colore si rende inconfondibile; difficile non riconoscere un suo dipinto.
Il colore sicuramente  è la tua nota distintiva, ti andrebbe di parlare di questa particolarità che caratterizza tutto il tuo lavoro?
Ho avuto la fortuna di frequentare  maestri con la “M” maiuscola che mi hanno insegnato tecniche e uso del colore.
Dopo aver dipinto per tanti anni un po’ alla maniera impressionista giocando sul colore e sulla luce, ho avvertito l’esigenza di una pittura che mi rappresentasse di più.
Fondamentalmente sono una donna semplice e ho cercato la semplicità anche nel mio lavoro che oggi è la sintesi di un percorso artistico di circa venti anni.
Effettivamente confrontando i tuoi quadri di qualche anno fa con quelli attuali, è evidente una vera e propria metamorfosi. E’ cambiata la tua sensibilità artistica?
Forse sì …..penso sia una sensibilità più matura scaturita proprio dalla mia evoluzione artistica.
Con un cambiamento stilistico così radicale non temi di poter disorientare il tuo pubblico?
Nella vita ci sono sempre delle scelte da fare, nel mio lavoro più che mai perché non
si è mai soddisfatti, si è sempre alla ricerca del nuovo per creare e per migliorare,
quindi il cambiamento è inevitabile. La mia ricerca è stata lunga e difficile  ma le difficoltà
non sono finite, forse potrebbero essere appena iniziate. Mi chiedi se temo di disorientare
il pubblico? Sì, e anche tanto, ma è un rischio che ho sentito di dover correre nell’istante
in cui mi sono assunta la responsabilità di cambiare.
I tuoi ultimi lavori ritraggono sensuali coppie di ballerini; cosa ti affascina di questo soggetto?
La bellezza e l’armonia del movimento, la passione il coinvolgimento assoluto dei ballerini e tutta la magia di un’atmosfera che si viene a creare grazie alla grande forza della danza.
Le scelte cromatiche hanno anche un significato psicologico o solo estetico?
Sicuramente entrambi.
Colore e luce anche come filosofia di vita?
Assolutamente sì! Penso che in un mondo grigio e triste pervaso dal brutto dei tempi che
corrono il rosso, il blu, il giallo, non siano solo colori ma veri e propri stati d’animo che aiutano le nostre vite ad essere più felici e serene.
Quanto e come pesa la ricerca nel tuo percorso artistico?
La ricerca ricopre un ruolo fondamentale nel mio percorso artistico e il suo è
sicuramente un peso di una certa rilevanza che mi accompagna sempre,
nel bene e nel male, a volte persino eccessivo da sopportare altre volte più leggero,
potrei dire quasi confortevole.
I  tuoi dipinti mi sono piaciuti da subito perchè sembrano scolpiti nella luce. E’ una corretta lettura del tuo stile?
Direi proprio di sì!


Daniela Lupi nasce a Portici (NA) il 30-04-1968, vive e lavora a Caserta.
Da circa 20 anni opera in campo artistico tenendo mostre personali e collettive in varie
Provincia e città italiane, Napoli, Sorrento, Salerno, Caserta, Roma, Formia, Firenze, Milano, Sanremo, Palermo. Ad Ottobre sarà presente al Carrousel Du Louvre , Salon Art Shopping di Parigi.
Hanno scritto di lei il Corriere di Caserta, il Mattino, Repubblica, il Messaggero.






Intervista per ART OPEN SPACE
a cura di Cristina Polenta

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