L’artista avellinese Iacolino si aggiudica il Premio Enogenius 2012
IL VINO, LIBERAZIONE DEI SENSI Marcaurelio Iacolino |
Ancora una volta il “Premio Enogenius” è riuscito a promuovere a livello nazionale il territorio del Vulture e a dare visibilità alle sue ricchezze, grazie ai notevoli sforzi organizzativi messi in atto dalle associazione coinvolte nell’evento. A testimonianza di ciò le numerose adesioni giunte da molte regioni d’Italia, a partire dalla Lombardia per arrivare alla Sicilia, da parte di artisti che sono venuti a conoscenza delle zone ospitanti la manifestazione attraverso il veicolo della pittura. Elevato, come sempre, è stato il livello artistico delle opere presentate, che hanno dovuto superare una selezione preliminare da parte della giuria, la quale per ogni suo giudizio, compreso quello finale, si è basata su criteri quali la stretta attinenza al tema del concorso – quest’anno “L’euforia di Dioniso” –, la qualità, la ricerca, l’originalità e la contemporaneità.
La giuria, formata dai componenti della redazione di “In Arte” e dal critico e giornalista Rai Rino Cardone, ha decretato come vincitrice l’opera intitolata “Il vino, liberazione dei sensi” dell’artista avellinese Marcaurelio Iacolino (in arte Il Colorista), secondo la seguente motivazione: “L’artista ha saputo trasmettere, attraverso pochi e significativi elementi, l’idea di energia e di slancio euforico dei sensi che caratterizza l'ebbrezza dionisiaca. L’esplosione cromatica che scaturisce dal calice di vino è una chiara manifestazione di forza istintiva, vitalità, follia, passione, esaltazione, e rimanda anche alla perdita di stabilità e di misura che può derivare dall’eccesso. Il valore dell’opera è accresciuto, in termini di materiali impiegati, dall’eleganza e dalla preziosità del color oro.”
Seconda classificata l’opera “Verde vino” di Sara Di Costanzo (Cava de' Tirreni - SA), apprezzata per il valore semantico assegnato ai colori: “il rosso esalta la vitalità, il verde celebra, in maniera simbolica, la forza della natura e la fecondità, di cui Dioniso è l’interprete mitologico per antonomasia”. Al terzo posto il dipinto “In vino hilaritas” di Irene Albano (Pisticci - MT), che ha saputo richiamare il tema del concorso attraverso “un moderno ilare Dioniso, che ben esprime l’irrazionalità e la caduta di ogni freno inibitorio, rappresentato, grazie ad una sagace citazione, dall’autoritratto ridente del pittore cinese Yue Minjun”.
Sono state segnalate, inoltre, le opere realizzate da Linda Angelini (Pignola - PZ), Giuseppe Genna (Campobello di Mazara - TP), Antonio Telesca (Potenza) e Anna Mazza (Bari). Premiati, infine, Salvatore Malvasi di Barile (PZ), grazie ai voti della giuria popolare, e di nuovo Linda Angelini, cui è andato il riconoscimento speciale da parte degli utenti di Facebook iscritti alla pagina di “In Arte”.
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